Quale è la differenza tra lo scouting per il settore giovanile e quello per la prima squadra?
Per rispondere a questa domanda bastano 2 parole, sono quelle del titolo di questo articolo.
Il concetto può sembrare semplice e immediato quasi ovvio ma implica una serie di conseguenze che in tante realtà del calcio italiano non vengono seguite.
Vi sono vari ordini di problemi che nella realtà inducono i club a non seguire questi principi:
- Nei settori giovanili spesso prevale la politica della vittoria su quella più importante di migliorare e costruire calciatori con i maggiori margini di miglioramento. Gli allenatori pretendono il risultato per fare carriera e non danno priorità alla prospettiva facendo giocare i giocatori pronti subito. Nella costruzione delle rose di settore giovanile bisognerebbe accettare la possibilità che la squadra sia costruita in maniera talvolta anche sbagliata con scompensi in alcuni ruoli e reparti sbilanciati. Questo perché può succedere che si abbiano in rosa 3 calciatori soli calciatori importanti e di prospettiva che magari giocano nello stesso ruolo. Bisogna tenerli tutti e tre e cercare di farli giocare!
- Nelle prime squadre entra prepotentemente in ballo l’interesse di carattere economico nella scelta di un calciatore. Spesso non viene fatta la scelta più funzionale al progetto tecnico dell’allenatore e questo crea una rosa ma costruita che più difficilmente arriverà al bel gioco.
I club dovrebbero semplicemente avere queste 2 stelle comete come concetti diametralmente opposti nella costruzione del settore giovanile e prima squadra: prospettiva e funzionalità.
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