Accordo verbale… no grazie!

verba volant scripta manent vale nella vita tanto quanto nel calcio, nulla di più facile in questo mestiere sopratutto nella fase iniziale è rimanere deluso da un comportamento scorretto di un collega, giocatore o dirigente. Proprio quando credi di poterti fidare di una persona commetti lo sbaglio di affrontare il lavoro con maggior leggerezza, e magari passi sopra l’esigenza di scrivere un accordo o farti firmare un mandato. Il mio consiglio è quello di affrontare ogni situazione sempre con la stessa professionalità anche a costo di sembrare eccessivo, non è importante.

Le situazioni più tipiche sono quelle in cui abbiamo l’autorizzazione per trattare un giocatore estero in Italia. Dopo aver contattato, parlato e incontrato l’agente del giocatore, bisogna sempre arrivare ad un accordo scritto in cui vengano specificati tutti i termini dell’accordo compresi scadenza ed eventuale divisione delle commissioni. Questo genere di scritture rappresentano una tutela sia per noi che per l’agente o genitore che ci incarica della mediazione.

Stessa cosa, ma spesso più complicata da ottenere, è il mandato scritto di un club a mediare un certo giocatore. questo rappresenta il vero Gol per un procuratore, inutile dirlo. Presentarsi davanti un giocatore e il suo entourage con un mandato scritto del club ci conferisce di fatto i poteri del club stesso in quella situazione e ci tutela in primis dalla possibilità di essere scavalcati nell’eventuale trattativa conseguente.

 

Ottobre 29, 2017

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